Al via le storie di Pets&Innovation. Bauchef: una storia d’amore, d’impresa e d’ironia

Con la call Pets&Innovation siamo andati alla ricerca di storie di imprese e startup che sviluppano soluzioni, servizi e applicazioni per i nostri amici animali.

La prima storia con cui siamo venuti a contatto ha come protagonisti un cane morsicatore e un’imprenditrice che ha saputo trasformare un’esperienza difficile e dolorosa in un’occasione di crescita personale e sociale.

Parliamo con Serena Piva che insieme a suo marito e a suo figlio gestisce Bauchef, una gastronomia naturale per animali. Il laboratorio di Bauchef si trova a Rovigo, è lì che Serena prepara essiccati di carne e di pesce e pasti disidratati o umidi per diete naturali personalizzate per cani e gatti, realizzati in collaborazione con nutrizionisti e veterinari. I prodotti di Bauchef si possono acquistare online nello store www.bauchef.it.

Serena, com’è nata la tua attività?

L’idea mi è venuta poco dopo che è arrivato nella nostra famiglia il nostro primo cane, Goro. Eravamo pronti ad accoglierlo in casa, avevamo pianificato tutto con cura, ma non eravamo preparati ai problemi comportamentali che sono emersi sin dai primi mesi. Il cane ci mordeva provocando ferite dolorose e noi avevamo difficoltà a interpretare cosa esprimesse con quei suoi comportamenti e a gestire la rabbia che ci suscitava la sua aggressività.

Dopo aver fatto diversi accertamenti clinici, ci siamo resi conto che Goro non aveva problemi a livello fisico: aveva problemi comportamentali aggravati da continui episodi di diarrea e vomito che lo rendevano ancora più reattivo. Mi sono messa alla ricerca di un nutrizionista che potesse aiutarci e sono riuscita a trovare una professionista grazie alla quale mi si è aperto un mondo.

Seguendo una dieta naturale personalizzata, mangiando bene, Goro è diventato immediatamente molto meno aggressivo e gli episodi di vomito e diarrea sono scomparsi. Da lì ho capito l’importanza del legame tra l’aggressività e lo stato di salute psicofisica del cane e che la cura del suo stato psicofisico passava da un cambiamento nell’alimentazione. Ciò mi ha entusiasmato a tal punto che ho voluto aprire Bauchef.

Prima di aprire la tua gastronomia naturale per animali qual è stato il tuo percorso?

Ero impiegata in un’azienda, ma la mia predisposizione artistica è sempre stata molto forte: amo disegnare e amo i colori. Nello stesso periodo in cui è arrivato nella nostra vita Goro, l’azienda per cui lavoravo e per cui lavorava anche mio marito è fallita. A 50 anni mi sono ritrovata a dovermi inventare un mestiere. Nei mesi di disoccupazione ho cercato di capire cosa potevo fare e mi sono presa cura a 360° del cane; ho imparato da autodidatta a cucinare per lui e per altri cani e gatti, avvalendomi della collaborazione di nutrizionisti e veterinari. La passione per la cucina e l’amore per il disegno mi hanno aiutata molto: le prime torte di Bauchef le ho disegnate interamente a mano, mandando i bozzetti ai miei clienti.

Oggi come definiresti il tuo mestiere?

Mi definisco una cuoca, ma una cuoca un po’ particolare. La mia creatività e le mie abilità artigianali vanno a braccetto con le indicazioni terapeutiche di professionisti della nutrizione animale.

E cosa bolle nella pentola di Bauchef in questo momento?

Abbiamo assunto una dipendente che mi aiuta nella preparazione dei prodotti e stiamo cercando un posto per trasferirci. Noi lavoriamo carne e pesce ad uso umano e sottoprodotti di macellazione un po’ come le nostre nonne preparano i tortellini. È un lavoro prettamente manuale e lento perché qualche prodotto ha bisogno di molte ore di essiccazione. Nell’ultimo anno il lavoro è aumentato considerevolmente, per questo vorrei avere a disposizione una cucina più spaziosa.

Quali sono i punti di forza di Bauchef oggi?      

L’aver trasformato un’esperienza difficile in una storia d’amore, d’impresa e di ironia condivisa con una community che ha saputo apprezzare il nostro approccio, oltre ai nostri prodotti. Goro è diventato un fumetto o, meglio ancora, un influencer, e i miei clienti ogni settimana si aspettano, oltre a nuovi snack, una vignetta su di lui sulla nostra pagina Facebook.

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